venerdì 29 aprile 2011

LETTERA DEL PRESIDENTE SILVIO BERLUSCONI

«Caro amico,
 ti scrivo questa lettera prima di tutto per ringraziarTi dell'impegno speso nelle ultime settimane per far passare provvedimenti importanti in un contesto difficile e in un momento delicato per il nostro paese. Ed è nella consapevolezza del grande senso di responsabilità, della lealtà e della compattezza dimostrate da tutto il Gruppo Parlamentare, che mi rivolgo a Te, per condividere alcune riflessioni su un tema che mi sta particolarmente a cuore. Arriva in questi giorni in aula il disegno di legge sul cosiddetto "testamento biologico". È una legge parlamentare, su cui il Governo non è tenuto a intervenire, ma allo stesso tempo è una legge che nasce da circostanze particolari su cui non solo il Governo ha preso posizioni chiare e coraggiose, ma io personalmente mi sono adoperato ed esposto con assoluta convinzione. La gran parte di noi ritiene che sul "fine vita", questione sensibile e legata alla sfera più intima e privata, non si dovrebbe legiferare, e anch'io la penserei così, se non ci fossero tribunali che, adducendo presunti vuoti normativi, pretendono in realtà di scavalcare il Parlamento e usurparne le funzioni. Non è possibile dimenticare infatti che la legge che ci accingiamo a discutere nasce da un evento che ha traumatizzato l'opinione pubblica e tutti noi: la morte di una donna, stabilita - per la prima volta in Italia - attraverso una sentenza. Nel nostro partito, che rispetta profondamente le libere convinzioni di ciascuno, esistono sensibilità diverse su questo tema, e non è mia intenzione chiedere che queste convinzioni personali siano sacrificate o compresse. Credo però che il lungo lavoro sul testo di legge abbia portato a un risultato largamente condivisibile di sintesi e di mediazione alta. Questa legge sancisce per la prima volta il principio laico del "consenso informato", per cui nessun trattamento sanitario può essere compiuto sul paziente senza che questi abbia espresso il proprio consenso, assicurando così la libertà di cura. Nello stesso tempo, traccia un confine netto con l'eutanasia, evitando anche i rischi di accanimento terapeutico. La vita è un bene che noi tutti difendiamo, e se è vero che il mondo cattolico ha molto da insegnarci su questo, è vero anche che l'intangibilità della persona è un valore non negoziabile anche per i laici, e per tutte le culture politiche che compongono il grande mosaico del nostro partito. Noi liberali, cristiani, socialisti, riformisti, credenti di fedi diverse e non credenti, noi moderati, insomma, siamo convinti che la libertà, bene prezioso, non possa arrivare a negare la vita. Ti chiedo dunque, ancora una volta, impegno e partecipazione, sicuro che, come sempre, saprai conciliare l'etica della convinzione con quella della responsabilità, così come accade quando si è di fronte a scelte e a decisioni importanti. Sicuro di poter contare sulla Tua attenzione e sulla Tua lealtà, Ti invio il mio più cordiale ed affettuoso saluto».

IL PDL REPLICA A SPEZIALE. NAUFRAGATO IL PROGETTO SUD


Non è piaciuta al Pdl il j'accuse del presidente dell'antimafia regionale Lillo Speziale contro il governo Berlusconi, per la politica "due pesi e due misure" che premierebbe le regioni a guida centrodestra per penalizzare quelle con governi meno graditi a Roma come la Sicilia, utilizzando in modo diseguale l'erogazione dei Fondi Fas .
I deputati nazionali Giuseppe Marinello, Vincenzo Fontana, Vincenzo Garofalo, Nino Germanà, Enzo Gibiino, Nino Minardo, Alessandro Pagano e Salvo Torrisi in una nota replicano al deputato regionale Pd e ne contestano le considerazioni svolte l'altro ieri all'Ars in sede di Finanziaria.
Un intervento definito «disperato tentativo di addossare ad altri le proprie colpe, inefficienze, inadeguatezze. Forse l'intendimento dell'on. Speziale era quello di utilizzare la sua notevole qualifica, di presidente della Commissione regionale antimafia, ma per talune vicende non siamo noi, né lui, a dovere parlare». Analizzati i numeri principali del Bilancio, gli otto parlamentari affrontano l'aspetto politico «partendo dall'on. Speziale, le cui parole sono quelle già sentite, in tante occasioni. Una sorta di lamento vetero assistenzialista che prova a nascondere i problemi irrisolti e la mancanza di idee e di forza per provvedere al rilancio della nostra Regione. Le doglianze degli esponenti del presidente Lombardo sembrerebbero un disco rotto - scrivono nella nota - solito testo e solita musica, recitate da solisti diversi. Anche questo non a caso perché Lombardo, nel tentativo di rimanere attaccato a una poltrona ottenuta con oltre 900.000 voti del Pdl e poi consumata nei trasversalismi di accordi poco chiari con la sinistra, è già arrivato a comporre quattro diversi governi all'interno della stessa legislatura. E ora si appresta a farne uno nuovo che forse non vedrà luce perché da Roma le indicazioni dei leader del Pd vorrebbero una svolta, almeno a parole. Parole che sono indigeste ai responsabili regionali del Pd, e sul perché bisognerebbe approfondire. Prendiamo atto dell'anomalia, davvero singolare, che oggi sostengano Lombardo quelle forze del Pd, dalla Finocchiaro a Lumia, che tre anni fa nel corso della campagna elettorale accusavano Lombardo di essere la sintesi del peggio possibile. Che cosa abbia determinato il cambiamento di idea sull'uomo e sul politico francamente resta un mistero. Fatto è che il quadro di totale instabilità ha portato in questi tre anni a quattro rotazioni di direttori nei vari assessorati, con una sequenza infinita di ricorsi ai tribunali amministrativi e conseguenti ripensamenti da parte dello stesso Lombardo, il quale ha creato un nocumento non sanabile perché all'interno degli assessorati non è stato possibile, per ragioni del tutto evidenti, quella continuità amministrativa necessaria perché da un'idea scaturisse un provvedimento e da quest'ultimo la realizzazione di cose concrete. L'incapacità da parte del governo Lombardo di mettere nel circuito di spesa i fondi europei è nota, e altrettanto famigerata la spregiudicatezza con la quale in questi anni il governatore ha aumentato le poltrone disponibili per assessori esterni, capi di gabinetto, esperti, tutte persone pagate con contratti particolarmente onerosi, a carico delle casse pubbliche com'è ovvio».
Secondo i deputati del Pdl, c'è una dissoluzione della forza parlamentare dell'Mpa, abbandonato in Calabria come in Puglia o in Campania da quelli che erano i referenti locali. "Il grande progetto politico che doveva costituire una sorta di forza a trazione meridionalista è naufragata, non per colpa di Berlusconi, il quale in un momento di congiuntura economica ha comunque avanzato misure notevoli per la Sicilia, ma solo perché il metodo Lega (Bossi) è molto diverso dal metodo Lombardo (Raffaele).
Oggi l'Mpa si rifugia in Sicilia, prende tutto quello che può per armare una compagine politica da attrezzare solo in ragione del vecchio modo di creare consenso elettorale".

venerdì 22 aprile 2011

SETTORE IRRIGUO IN SICILIA: IN ARRIVO 110 MILIONI DAL GOVERNO BERLUSCONI

Centodieci milioni di euro. A tanto ammonteranno gli interventi nel settore irriguo in Sicilia.
Si tratta di fondi statali che serviranno a dare una risposta concreta del Governo alle esigenze degli agricoltori siciliani. Gli interventi riguarderanno l'allacciamento dal Belice destro al serbatorio Garcia e l'utilizzazione integrale delle acque del Garcia sul Belice sinistro (Consorzio Bonifica 2, Palermo); la manutenzione straordinaria del canale adduttore B e il collegamento idrico Lentini - Ogliastro (Consorzio di Bonifica 10, Siracusa); il quarto stralcio dei lavori per l'adeguamento del canale Cavazzini, lo schema irriguo Cavazzini 1, le opere nella vasca Gerbini-Magazzinazzo, l'impianto elettrico di sollevamento Gerbini in contrada Lago Antonio di Ramacca e il quinto stralcio della ristrutturazione del canale Cavazzini (Consorzio 9, Catania); la ristrutturazione della rete irrigua Dittaino-Ogliastro e le opere accessorie alla Diga Don Sturzo (Consorzio 7, Caltagirone), il ripristino delle condotte FIO in territorio di Sciacca, della linea idrica Pizzi della C roce comprensorio Castello e l'automazione degli impianti irrigui del Basso Belice (Consorzio 3, Agrigento).
Il Governo nazionale guidato da Silvio Berlusconi ha fatto il suo dovere, adesso tocca alla giunta regionale che dovrà approvare l'accordo di programma quadro "interventi nel settore irriguo" non passino ann

giovedì 21 aprile 2011

CENTORRINO: UN VETERO COMUNISTA ALLA REGIONE SICILIANA

 Presentata una interrogazione al Ministro dell'istruzione e al Ministro del Lavoro denunciando il tentativo da parte del governo regionale siciliano e in particolare dell'assessore vetero-comunista Mario Centorrino, di oscurare la validità dei percorsi triennali di istruzione e formazione professionale (OIF), sperimentati e pianificati dagli enti di formazione professionali attraverso l'affidamento esclusivo agli istituti scolastici. La scelta del percorso di formazione professionale -si legge nella interrogazione parlamentare- rappresenta un importante e valido strumento per la crescita dei giovani che intendono continuare il loro percorso formativo frequentando corsi di formazione professionale sino al superamento dell'età soggetta all'obbligo scolastico, nonché una notevole opportunità per il loro inserimento nel contesto socio-lavorativo. Ebbene, nelle cosidette linee guida per la formazione professionale in Sicilia, non sono stati finanziati i percorsi LARSA- per il recupero e il potenziamento degli apprendimenti e, nel settembre 2010 corsi già autorizzati che si sarebbero dovuti avviare contestualmente all'anno scolastico. Tra le innumerevoli inefficienze del Governo Lombardo  edei suoi assessori, merita particolare attenzione lo sfascio nel settore della formazione. In particolare, è ormai evidente che si vuole distruggere il sistema dei percorsi triennali di istruzione e formazione professionale sperimentati e pianificati dagli Enti di formazione professionale, con l'evidente intenzione di smantellare un sistema che sin qui ha garantito importanti risultati, affidandoli esclusivamente agli Istituti scolastici. Addirittura non sono stati avviati, contestualmente all'anno scolastico, corsi già autorizzati.
Il risultato è che migliaia di ragazzi sono stati deprivati del diritto di iniziare un utile percorso formativo e di affrancamento dai deteriori condizionamenti esterni.
Ricordiamo che l'esperienza formativa degli enti nel corso degli anni ha offerto a tanti giovani la possibilità di riscatto sociale e culturale, di inserimento nel mercato del lavoro con una professionalità e che ha contribuito a tenerli lontani dal rischio di pericolose devianze.
Tutto ciò è frutto anche della cultura statalista e vetero-comunista dell'assessore Mario Centorrino, anche se le maggiori responsabilità sono da ascrivere allo stesso Lombardo che, nel compiacere i gruppi eterogenei che lo sostengono, cinicamente non perde occasione per destabilizzare e distruggere anche le poche cose che in Sicilia hanno prodotto risultati positivi.

mercoledì 20 aprile 2011

FINALMENTE UTILIZZABILI I SETTE MILIONI DI METRI CUBI D'ACQUA DELLA DIGA GIBBESI

Finalmente i sette milioni di metri cubi della diga Gibbesi potranno essere utilizzati. L'ingegnere Roberto Iodice, commissario ad acta ex Agensud, nell'ambito dell'attuazione del fondo per la progettazione di interventi infrastrutturali irrigui ha ammesso a finanziamento la progettazione della rete irrigua dipendente dall'invaso Gibbesi del Consorzio di bonifica numero 5 per l'importo di 372.384 euro, parti all'ottanta per cento della progettazione e delle connesse indagini; restano a carico del consorzio di bonifica Gela il restante 20 per cento.
Il progetto prevede di rendere fruibile per scopi irrigui le acque invasate nella diga Gibbesi, della capacità utile di oltre sette milioni di metri cubi, mai utilizzate.
L'intervento prevede una condotta addutrice del diametro di 900 millimetri dalla diga fino al comprensorio di Licata, vasche di accumulo, rete di distribuzione in pressione e quanto necessario per un moderno impianto irriguo collettivo. L'area interessata è compresa fra i comuni di Ravanusa e Licata per una superficie di oltre 2000 ettari. Il finanziamento immediatamente disponibile sarà concesso al consorzio previa intesa con la regione siciliana dopo la sottoscrizione di un apposito disciplinare tra il consorzio stesso e il commissario ex Agensud.
Questo è il primo passo concreto,  in risposta alle legittime esigenze degli agricoltori licatesi che oggi, pur tra mille difficoltà, rappresentano una delle punte di eccellenza del comparto produttivo della nostra isola. Abbiamo mantenuto l'impegno e così come abbiamo fatto finora, continueremo a seguire tutte le successive fasi, al fine di evitare ritardi e inefficienze della pubblica amministrazione, peraltro acuitesi in quest'ultimo periodo, a causa della disastrosa gestione del governo Lombardo.

sabato 16 aprile 2011

LETTERA AL PRESIDENTE BERLUSCONI

Illustre presidente
Per fronteggiare l'eccezionale afflusso nel territorio nazionale di cittadini appartenenti al Paesi del Nord Africa con decreto del presidente del Consiglio dei ministri in data 12 febbraio 2011, è stato dichiarato stato di emergenza umanitaria fino al 31 dicembre 2011.
La successiva ordinanza della Presidenza del 18 febbraio ha individuato il Commissario straordinario e le strutture di supporto. Nell'articolo 3 si prevede che il Commissario, per i profili umanitari e assistenziali, può attivare le necessarie forme di collaborazione con la Croce Rossa italiana ed altri soggetti internazionali. Pur considerando opportuno il maggior coinvolgimento della Croce Rossa italiana in considerazione del temporaneo utilizzo di risorse ad essa già afferenti, sconcerta la totale esclusione dai piani di intervento a sostegno di profughi e rifugiati delle organizzazioni di volontariato e del terzo settore in generale che hanno dimostrato nel corso di analoghe emergenze di poter fornire un analogo supporto.
Organizzazioni come le Misericordie, le ACLI, la Compagnia delle Opere, la Comunità di Sant'Egidio, la Società di San Vincenzo de Paoli, operano da anni nel settore, gestendo campi temporanei, comunità di soccorso, centri di identificazione, con personale per la gran parte volontario ed estremamente qualificato e arricchendo il proprio apporto con le virtù cristiane di cui sono da sempre portatrici.
In vista quindi di un ampliamento alla altre regioni della emergenza immigrazione sarebbe opportuno anche un più ampio coinvolgimento delle associazioni di soccorso che fanno del Cristianesimo il proprio atto di fede, la propria testimonianza di vita e il proprio metodo di assistenza ai più sfortunati.
Sottopongo altresì la necessità che si presti particolare attenzione alle problematiche legate ai migranti minori, la cui permanenza nel nostro territorio così come previsto dalle norme vigenti perdurerà almeno fino al compimento della maggiore età, e questo in considerazione dei risvolti derivanti da eventuali cooptazioni degli stessi minori da parte delle organizzazioni criminali.

giovedì 7 aprile 2011

DISPOSIZIONI PIU' STRINGENTI PER GLI IMPIANTI A BIOMASSE

Ho presentato una interpellanza al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere se i Ministri interpellati non ritengano opportuno emanare disposizioni assai più stringenti, in particolare in materia di bacino di approvvigionamento, sugli impianti a biomasse, i quali, potendo bruciare olii vegetali di diversa origine e la frazione biodegradabile dei rifiuti urbani ed industriali, rischiano di diventare tante piccole «bombe ecologiche» sparse sul territorio. E' molto semplice ricordare qui alcuni fatti.
Il comune di Ribera  è rinomato per la produzione di fragole, agrumi e pesche; il settore agrumicolo in particolare si fregia del marchio comunitario di denominazione di origine protetta (DOP); ebbene, a Ribera la regione Sicilia ha autorizzato la realizzazione di un impianto energetico a biomassa liquida di tipo cogenerativo, basato su un motore turbodiesel stazionario alimentato ad olio (colza, girasole, palma, soia, jatropha). Avverso l'iniziativa si è pronunciato, forte di una pronunzia all'unanimità del consiglio comunale, il sindaco Carmelo Pace, che ha richiesto alla regione la revisione dell'autorizzazione a causa dei numerosi, significativi rilievi sia di carattere tecnico, che procedimentale che il progetto presenta; le posizioni del comune sono sostenute da una apposita relazione tecnica rilasciata dall'università di Palermo;
innanzitutto, in violazione dell'articolo 28 del piano energetico regionale siciliano (PEARS), non sono evidenziate le modalità di reperimento della biomassa in questione; addirittura il progetto presentato dalla impresa promotrice fa riferimento alla sanza di olive, che essendo una biomassa solida non può essere utilizzata nell'impianto; in più, l'articolo 28 del PEARS, stabilisce che l'autorizzazione per gli impianti a biomasse è subordinata all'utilizzazione di biomasse provenienti almeno al 50 per cento da aree dislocate in un raggio non superiore a 70 chilometri dall'impianto (cosiddetta filiera corta); se non disponibili le biomasse utilizzate dovranno provenire esclusivamente dal territorio regionale. Mi sembra chiaro che la situazione, in questo caso è abbastanza chiara. Nessuno dei combustibili utilizzabili nell'impianto proviene da meno di 70 chilometri, né tantomeno su tutto il territorio regionale è presente una coltivazione tale da soddisfare il 100 per cento del fabbisogno; l'olio di palma, che è utilizzabile, proviene in gran parte dall'Indonesia a 6.000 chilometri di distanza. E' evidente quindi che l'impianto consumerà più energia di quanta ne potrà produrre.
A parte questo, il progetto presentato prevede l'emissione di biossido di azoto (NO2) pari a 10 parti per milione (ppm); la relazione tecnica dell'università di Palermo ha chiarito che gli studi dimostrano come la coltura dell'arancio non può essere esposta a concentrazioni di NO2 superiori a 0,25 ppm, pena defoliazione e calo della produzione; il progetto quindi presenta emissioni 40 volte superiori a quelle compatibili con le colture in atto. La vicenda dei termovalorizzatori, poi, fornisce uno spaccato allucinante della situazione in Sicilia, perche' dimostra come la criminalita' organizzata abbia una straordinaria capacita' di avere contezza di quelli che sono gli affari, e questo presuppone l'esistenza di un'area di contiguita' estremamente estesa e consolidata che abbraccia interi settori delle professioni, della politica e della pubblica amministrazione.

MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO CONFERITAMI DALLA REPUBBLICA DI TAIWAN

Sono fiero e orgoglioso di condividere con voi questa gioia.  Medaglia al merito diplomatico conferitami dal Ministro degli Affari Esteri...