venerdì 25 maggio 2012

UNA RIFLESSIONE IN RICORDO DEI GIUDICI FALCONE E BORSELLINO

   Il 23 maggio tutti gli italiani hanno ricordato con commozione il ventesimo anniversario della strage di Capaci dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Uccisi da mille chili di tritolo piazzati sull'autostrada Mazara del Vallo-Palermo all'altezza dello svincolo per Capaci.
A venti anni di distanza dalle stragi di mafia e dalla strategia stragista della mafia, alcuni aspetti,  ancora oggi, sono a dir poco inquietanti:
Chi e per conto di chi ha trattato con la mafia?
Perché il 4 giugno del 1993 fu improvvisamente rimosso da capo del DAP Nicolò Amato?
Quale fu il ruolo dell’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro in accordo con il Presidente del consiglio Carlo Azeglio Ciampi e del Ministro della Giustizia Giovanni Conso?  
Perché venne favorita la rocambolesca ascesa ai vertici del DAP del dott. Di Maggio su esplicito interessamento di Oscar Luigi Scalfaro?
Come mai cadde nel dimenticatoio la lettera dei familiari dei detenuti di Pianosa inviata ai vertici dello Stato e ad altre personalità, (lettera nella quale è facile leggere cosa la mafia stesse preparando nel nostro Paese) e che ricompare fortunosamente a distanza di circa 18 anni?
I numerosi processi per la strage di Via D’Amelio conclusosi con 24 condanne all’ergastolo, oggi tutti da rifare, furono il frutto di clamorosi errori giudiziari o diabolici depistaggi?

  Potremmo continuare sino a tempi più recenti comprese le performance di Massimo Ciancimino e financo la macabra – ridicola riesumazione delle spoglie del bandito Giuliano: potremmo aprire il file di sciasciana memoria sui professionisti dell’antimafia o far da eco alle recenti ammissioni del Procuratore Grasso in materia di lotta alla mafia, in relazione alle iniziative legislative del Governo Berlusconi e del Ministro Alfano.
    Preferiamo non continuare e dire a noi tutti come occorre essere orgogliosi, da siciliani, per aver avuto uomini come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino le cui azioni, metodi, intuizioni, sopravvivono al di la dell’eroico sacrificio e sono ancora oggi più attuali che mai.

lunedì 21 maggio 2012

FONDAZIONE ENPAM. INTERVENGA IL GOVERNO!

   Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

 La fondazione Enpam è da tempo assoggettata al fuoco di fila di accuse ed allarmi in merito alle proprie politiche di investimento a salvaguardia del risparmio contributivo dei medici e degli odontoiatri iscritti nei suoi ruoli; quanto alle accuse, la magistratura porterà a compimento i procedimenti aperti accertando a 360 gradi colpe e responsabilità, con addebito dei risarcimenti del danno procurato alla previdenza medica ed odontoiatrica; quanto agli allarmi, gli atti formali della fondazione Enpam, a partire dai suoi bilanci per finire con l'applicazione di ogni ordine di controllo, risultano allo stato orientati a dissipare il sospetto che si voglia dissimulare la realtà di procedure inadeguate e nebbiose; i dati quantitativi sulle presunte perdite lasciano trasparire intenti diversi da quelli dell'accertamento della realtà dei fatti che costituisce l'obbligo verso il quale gli amministratori della Fondazione Enpam sono tenuti ad indirizzare attività e comunicazione del loro operare. Non può tacersi che all'origine delle accuse mosse all'ente si collocava lo studio, commissionato dall'ente medesimo ad una società di consulenza, che faceva una stima di perdite di quasi un miliardo di euro sul fronte degli investimenti mobiliari. Cifra che nei passaggi successivi, sia in documenti giudiziari che giornalistici, oscillava, senza nessuna accuratezza, tra i 400 e i 500 milioni di euro. Di questa cifra solo gli specialisti erano in grado di comprendere l'effettiva natura di accantonamento, per decisione del consiglio di amministrazione dell'Enpam, al fine di fronteggiare il rischio di potenziali perdite e di procedere tempestivamente alla provvista di risorse aggiuntive per la difesa degli investimenti messi a rischio dalla spregiudicatezza della finanza internazionale e nazionale. Dopo le operazioni attuate, la misura del rischio, nel bilancio consuntivo per il 2011, in via di approvazione, è misurata in 253 milioni di euro, con fondate prospettive di azzeramento, fatti salvi gli eventi finanziari dimostratisi ingovernabili dalle autorità internazionali come dagli Stati nazionali;...

giovedì 17 maggio 2012

SBLOCCARE L'ASSUNZIONE DEI 18 EDUCATORI DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI

Sono passati quasi dieci anni da quando è stato indetto un concordo pubblico per esami a 50 posti nell'area C, posizione economica C2, profilo professionale di educatore (Ministero della giustizia, DAP), con PDG 23 novembre 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - IV serie speciale - n. 30 del 16 aprile 2004;
La graduatoria dei vincitori è stata pubblicata, circa sei anni dopo, sul bollettino del Ministero della giustizia n. 21 del 15 novembre 2010; nel febbraio 2012, trascorsi altri due anni, è stata autorizzata l'assunzione di 32 vincitori, a fronte dei previsti 50 messi a concorso, essendo subentrato l'ennesimo blocco che impedisce assunzioni nuove se prima non si proceda a riduzioni di organico;
dai dati pubblicati sul sito ufficiale del Ministero della giustizia si evince la carenza di personale educativo negli istituti penitenziari, con un vuoto di organico considerevole;
il ruolo dell'educatore penitenziario è estremamente importante sia per il singolo detenuto sia per ottenere una valutazione corretta da parte della magistratura di sorveglianza nella concessione dei benefìci penitenziari, essendo colui che osserva il comportamento del detenuto e provvede alla stesura della relazione di sintesi, cioè di quella relazione necessaria perché il magistrato di sorveglianza emetta la decisione finale sulla misura alternativa;
senza unità di personale pedagogico la situazione del sovraffollamento carcerario non potrà mai essere risolta visto che pochi educatori significa poche relazioni da inviare al magistrato di sorveglianza e quindi stasi della concessione di misure alternative, per cui anche la sicurezza ed il mantenimento della disciplina all'interno degli Istituti penitenziari passa proprio attraverso la figura e la presenza dell'educatore;
si comprende che l'assunzione degli educatori vincitori comporta un onere per lo Stato, ma così come il Ministro interrogato ha manifestato l'intenzione di reperire i fondi necessari per l'assunzione dei 325 vincitori dell'ultimo concorso in magistratura, ben potrà trovare soluzione economica per i rimanenti 18 vincitori del concorso per educatore durato quasi un decennio -:
quali siano stati i motivi che hanno portato ad un così lungo periodo per l'espletamento del concorso pubblico e quali siano i tempi ed i finanziamenti per l'assunzione dei rimanenti 18 vincitori;
quali iniziative intendano adottare per coniugare gli obiettivi della sicurezza e della rieducazione negli istituti penitenziari.

mercoledì 16 maggio 2012

GRAZIE A TUTTI VOI, DAL PROFONDO DEL CUORE.

“La politica è l'arte del possibile.
Tutta la vita è politica”
Cesare Pavese


    Abbiamo iniziato questa campagna elettorale tutti insieme, con entusiasmo e tenacia, tutti noi, popolo dei moderati. 
    Abbiamo vinto con la forza di tutti voi che avete voluto essere protagonisti in prima persona, con la vostra candidatura, per il successo di Fabrizio Di Paola.
Abbiamo vinto perché abbiamo messo in campo idee, onestà, dedizione e voglia di cambiamento; e per tutto questo vi ringrazio.
   Il tempo, quel poco tempo che avevamo a disposizione in questa campagna elettorale è passato velocemente tra dibattiti,  incontri, volantinaggio e molto altro ancora. Sono stati giorni in cui vi siete spesi non solo per voi stessi  o per il nostro candidato a sindaco, ma per la città tutta, portando avanti un'idea, una voglia di cambiamento che gli elettori della nostra città hanno premiato.
   Ma il vostro sostegno e il vostro impegno non finisce con le elezioni. Il vostro impegno deve continuare, perché tutti abbiamo bisogno di tutti.
Sciacca è una bella città. Nell'attesa di incontrare ciascuno di voi, ho deciso di scrivervi per ringraziarvi e perché sono sempre stato convinto che la politica debba essere aperta, coinvolgente e partecipativa.
   Oggi, dopo l'esperienza della precedente amministrazione, abbiamo la possibilità e il dovere morale e politico di moltiplicare i nostri sforzi, tutti insieme, accanto al sindaco Fabrizio Di Paola per rilanciare Sciacca e renderla una città moderna, che sappia investire sui giovani, che consideri il lavoro come priorità, che sia attenta a tutelare le famiglie e che sia luogo di cultura.
   Vi ringrazio personalmente per questo grande risultato che ha ridato Sciacca al popolo dei moderati.
   Da parte mia continuerò, così come ho sempre fatto, ad esservi vicino, presente, sempre pronto ad accogliervi, ad accogliere le idee, le proposte e le istanze che arrivano e che arriveranno da tutti Voi.
Giuseppe Marinello

MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO CONFERITAMI DALLA REPUBBLICA DI TAIWAN

Sono fiero e orgoglioso di condividere con voi questa gioia.  Medaglia al merito diplomatico conferitami dal Ministro degli Affari Esteri...