venerdì 30 novembre 2012

LAVORI IN COMMISSIONE BILANCIO: AGRICOLTURA SOCIALE

La V Commissione Bilancio, in sede consultiva, ai fini dell’espressione del parere all’Assemblea, ha esaminato il progetto di legge recante Disposizioni in materia di temporanea insequestrabilità delle opere d'arte prestate da uno Stato, da un ente pubblico o da un'istituzione di rilevante interesse culturale o scientifico stranieri, durante la permanenza in Italia per l'esposizione al pubblico (C. 4432 e abb.-A, approvato dal Senato – rel. Ceroni, PdL), esprimendo parere favorevole con condizione; ai fini dell’espressione del parere alla VII Commissione Cultura, ha proseguito l’esame del nuovo testo del Doc.XXII, n. 32, recante Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla situazione della Società italiana degli autori ed editori (rel. Ceroni, PdL), rinviandone il seguito ad altra seduta; ai fini dell’espressione dei relativi pareri alla I Commissione Affari costituzionali, ha proseguito l’esame del nuovo testo del progetto di legge recante Istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani (C. 4534 Governo, approvato dal Senato, e abb. – rel. D’Amico, LNP) rinviandone il prosieguo ad altra seduta, ed ha esaminato i progetti di legge recanti, rispettivamente, Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione induista italiana, Sanatana Dharma Samgha, in attuazione dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione (C. 5457 Governo, approvato dalla 1ª Commissione Affari costituzionali del Senato – rel. Nannicini, PD) e Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione Buddhista italiana, in attuazione dell’articolo 8, terzo comma, della Costituzione (C. 5458 Governo, approvato dalla 1ª Commissione Affari costituzionali del Senato – rel. Nannicini, PD) esprimendo su entrambi parere favorevole; ai fini dell’espressione del parere alla XIII Commissione Agricoltura, ha esaminato il testo unificato recante Disposizioni in materia di agricoltura sociale (C. 3905 e abb. – rel. Marinello, PdL) esprimendo parere favorevole con condizioni. In sede di atti del Governo, ha concluso l’esame dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante adozione della nota metodologica e del fabbisogno standard per ciascun comune e provincia, relativi alle funzioni di polizia locale, per quanto riguarda i comuni, e alle funzioni nel campo dello sviluppo economico – servizi del mercato del lavoro, per quanto riguarda le province (atto 508 – rel. De Micheli, PD), esprimendo nulla osta ed ha concluso l’esame dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante linee guida per l’individuazione delle missioni delle amministrazioni pubbliche (atto 510 – rel. Nannicini, PD), esprimendo parere favorevole con condizioni.

LAVORI DELLA COMMISSIONE BILANCIO: EQUO COMPENSO AI GIORNALISTI

La V Commissione Bilancio, in sede consultiva, ai fini dell’espressione del parere alla VII Commissione Cultura, ha proseguito l’esame delle Disposizioni per la promozione, il sostegno e la valorizzazione delle manifestazioni dei cortei in costume, delle rievocazioni e dei giochi storici (C. 3461 e abb. – rel. Ceroni, PdL), rinviandone il seguito ad altra seduta; ai fini dell’espressione del parere alla VII Commissione Cultura, ha esaminato il testo della proposta di legge recante Equo compenso nel settore giornalistico (C. 355-B, approvata dalla VII Commissione permanente della Camera e modificata dalla 11ª Commissione Lavoro del Senato – rel. Marinello, PdL), esprimendo parere favorevole; ai fini dell’espressione del parere alla VIII Commissione Ambiente, ha esaminato il nuovo testo del progetto di legge recante Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (C. 3465 e abb.-B, approvato dal Senato, modificato dalla Camera e nuovamente modificato dal Senato – rel. Marsilio, PdL) esprimendo parere favorevole con condizione; ai fini dell’espressione del parere alla IX Commissione Trasporti, ha proseguito l’esame del progetto di legge recante Riforma della legislazione in materia portuale (C. 5453, approvato dal Senato, e abb. – rel. Calvisi, PD) esprimendo parere favorevole; da ultimo, ai fini dell’espressione del parere alla X Commissione Attività produttive, ha esaminato il progetto di legge recante Disposizioni in materia di professioni non organizzate (C. 1934 e abb. – B, approvato, in un testo unificato dalla Camera e modificato dal Senato – rel. Ciccanti, UdC). In sede referente, ha iniziato l’esame della proposta di legge recante Disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio, ai sensi dell’articolo 81, sesto comma, della Costituzione (C. 5603 Giancarlo Giorgetti – rell. Alberto Giorgetti, PdL e Duilio, PD).

AGRICOLTURA: INCONTRO A PALERMO


Questa mattina a Palermo su iniziativa dell'on Giuseppe Marinello si è svolto un incontro presso la Direzione Regionale dell'Agenzia del Territorio avente per oggetto le richieste del comparto agricolo.
Alla riunione erano presenti il Direttore regionale dott. Agostino Pellegrini, il Direttore dell'agenzia Provinciale del territorio di Agrigento dott. Giuseppe Incorpora, il Presidente del consiglio comunale di Ribera Giuseppe Tortorici, unitamente ad alcuni consiglieri comunali del comune crispino, l'on. Angelo Capodicasa, ed i rappresentanti provinciali della Coldiretti, della CIA e del Copagri.
Nel corso della riunione si è colto il suggerimento degli uffici di avviare, su iniziativa degli agricoltori, richieste di variazioni colturali al fine di ottenere una riduzione della classificazione; altresì occorre iniziare l'iter per la rivisitazione delle tariffe d'estimo (stabilite nel biennio 1978/79) e a tal fine occorre che i comuni interessati, in particolare Sciacca, Ribera, Menfi e Bivona avviino le necessarie procedure che possano consentire alla Direzione Regionale del territorio di inizare l'iter.
Si è riscontrata altresi, da parte della Direzione Regionale, la disponibilità ad una attenta valutazione delle richieste dei requisiti di ruralità dei fabbricati insistenti nelle aziende agricole, ed a tal fine va avviata una campagna di sensibilizzazione nei confronti degli agricoltori i quali sono invitati a prestare particolare attenzione al momento della compilazione delle richiesta di accatastamento, in maniera tale da fornire complete informazioni.
Per quanto riguarda l'attività parlamentare, -ha dichiarato Marinello- è di tutta evidenza che l'iniziativa politica deve essere tesa ad una totale riforma del vigente sistema catastale, sia per quel che riguarda il catasto urbano sia quello extraurbano. E a tal proposito ricordo che nella legge delega fiscale in atto all'esame delle Camere si sta procedendo in tal senso.

giovedì 15 novembre 2012

SONO UN PARLAMENTARE DEL TERRITORIO E ME NE VANTO!


ROMA - “10 milioni di euro per la ricostruzione post terremoto del Belice del 1968? Certo! E dove sta il problema?”.
Con queste parole, Giuseppe Marinello, vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera, ha commentato il suo emendamento al ddl Stabilità.
“Anzi - ha aggiunto il deputato del Pdl - mi auguro che al Senato i fondi vengano anche aumentati. è un appello che faccio ai colleghi senatori”. Marinello è il primo firmatario di un emendamento al ddl in base al quale l’anno prossimo verranno stanziati 10 milioni per il completamento della ricostruzione delle zone terremotate nel Belice del 1968: “La notizia fa stupore però bisogna sapere che in quelle zone la ricostruzione non è mai stata ultimata ed esiste una documentazione acclarata da una serie di verbali e commissioni - ha aggiunto -. Siamo ben lungi dal dire la parola fine a questa annosa vicenda. Il terremoto del Belice ha colpito un'area paragonabile a quella del Friuli e ha avuto esattamente la metà delle somme rispetto a quanto date al Friuli. In Friuli hanno ricostruito tutto? Sì ma con il doppio dei soldi e dati praticamente nel'arco di due o tre anni”. Alla domanda di Alessandro Milan se non fosse scandaloso che dopo più di 40 anni la ricostruzione del Belice fosse ancora incompleta il deputato ha risposto: “Ha perfettamente ragione, però di fronte ad uno scandalo del genere la politica può fare due cose: o chiudere gli occhi o porre il problema, io ho posto il problema.

Sulla benzina si pagano ancora oggi le accise per quel terremoto ma la popolazione interessata non ha avuto nemmeno il 5% delle accise riscosse dallo Stato”. “Il resto va nel calderone unico di questo Stato che nonostante tutti i tagli e nonostante i professori non riesce a bloccare il debito pubblico”, ha sottolineato Marinello, firmatario anche di un emendamento che stanzia un milione di euro per stabilizzare i lavoratori Lsu per le città sotto i 50 mila abitanti, un provvedimento che vale solo per due città in Italia, una delle quali è Sciacca: “Confermo, vale per Sciacca - ha detto -. E io dove sono nato? A Sciacca, qual è il problema? - ha risposto -.

La stampa parla molto spesso di parlamentari lontani dal territorio, io sono un parlamentare del territorio e me ne vanto”.
Alla domanda se non fosse clamorosa la coincidenza che l’emendamento approvato valga per la città che gli ha dato i natali, Marinello ha risposto: “è una coincidenza logica e giustificata, questa è una politica che da le risposte al territorio. Uno dei doveri che ha la politica è quello di indirizzare le risorse”. 

mercoledì 14 novembre 2012

LETTERA APERTA SUGLI ARTICOLI DI STAMPA SUL BELICE


Egregi,
faccio riferimento agli articoli che si sono succeduti in queste ore relativamente
all’emendamento votato dalla Commissione Bilancio della Camera a firma dell’On.
Marinello che prevede un finanziamento di 10 milioni di euro a favore dei Comuni del
Belice, per rappresentarVi, a nome mio personale, dei ventuno Sindaci del Belice e dei
cittadini del territorio tutta la amarezza e, se mi consentite, il profondo senso di
rabbia per essere stati ancora una volta vittime di ingiustizia e di disinformazione.
Ritengo che, giornalisticamente parlando, se esiste un modo per fare semplice
qualunquismo e pura demagogia, parecchi degli articoli in questione si possano
annoverare quale esempio emblematico (per i tanti scribacchini di turno) di come
utilizzare e distorcere la realtà dei fatti.
Adesso Basta!!!!
I cittadini del Belice sono stanchi di essere calunniati da una pubblicistica
strumentale sempre pronta a sottolineare l’incapacità del Belice a ricostruire, ovvero i
presunti sprechi e le inefficienze che hanno rallentato la ricostruzione.
E’ il caso quindi di dover precisare, senza tema di smentita, alcuni aspetti
fondamentali al solo fine di ristabilire la verità dei fatti e contribuire in maniera seria e
documentale alla Vostre “inchieste” che, a mio giudizio, potevano , per non dire dovevano
essere meglio approfondite.
Pertanto consentitemi, di puntualizzare quanto segue: i ritardi della ricostruzione
infinita sono imputabili interamente ed esclusivamente allo Stato centrale e ai
Governi che si sono succeduti.
Le procedure di ricostruzione sono regolate da ben 13 leggi che si sono accavallate
nel tempo, senza un disegno organico ed unitario; i finanziamenti sono arrivati a pioggia, e
a piccole dosi, con provvedimenti speciali chiesti a gran voce dalle popolazioni e dai
sindaci; la prima legge organica che sancisce il diritto di ricostruire l’intero patrimonio
distrutto è del 1987 (ben 20 anni dopo il sisma); ancora oggi non esiste una legge che
regolamenta le procedure di acquisizione delle proprietà dei lotti di terreno assegnati nei
comuni trasferiti in un nuovo sito per motivi sismici.
Il Parlamento ha avviato più volte indagini conoscitive sullo stato della ricostruzione:
il documento conclusivo della Commissione Bicamerale sul Belice, votato all’unanimità dai
gruppi parlamentari nella seduta del 14 marzo 1996, evidenzia di aver acquisito “ la
certezza che le popolazioni interessate dal sisma del 1968 sono state vittima di
insipienza e malgoverno” ritenendo che “l’intero Paese ha, nei confronti del
Belice, un debito morale che deve essere colmato al più presto”. La
Commissione aveva, altresì, acquisito uno studio comparativo effettuato sempre dalla
Ragioneria Generale dello Stato fra il terremoto del Belìce e quello del Friuli del 1976
(sostanzialmente equivalenti per danni alle abitazioni private ed alle opere pubbliche
nonché per superficie territoriale interessata), dal quale si evince che, a somme rivalutate,
il Belice ha avuto circa 12.000 miliardi di lire (in 30 anni) ed il Friuli circa il triplo, 29.000
miliardi di lire(in 8 anni). Ciò consentiva alla Commissione di parlare "di
responsabilità dei Governi, nazionali e regionali" succedutisi negli anni che
non sono stati capaci di avviare a definitiva soluzione la ricostruzione del
Belìce”; ne consegue - conclude la commissione parlamentare - un oggettivo
riconoscimento per la qualità ed intensità dell’impegno profuso dagli
amministratori locali, che, malgrado la relativa esiguità dei fondi, si sono
dimostrati in grado di ricostruire interi comuni”.
I dati reali ed ufficiali, forniti dal Ragioniere dello Stato, hanno evidenziato che
per il Territorio del Belice lo stato ha stanziato 11.800 miliardi delle vecchie lire, di cui il
30% è andato perduto a causa dei ritardi accumulati dagli organi dello stato
nell’erogazione delle somme ai comuni.
Il Sole 24 Ore del 16 ottobre 2006 pubblicò un articolo molto documentato nel quale
veniva chiarito che -dato il fabbisogno- se il Parlamento continuava ad erogare 5 milioni di
euro all'anno (come era stato fatto con la L. 51/06) per completare la ricostruzione nel
Belìce occorrevano ancora 116 anni!
Ancora nel 2006 l’VIII commissione della Camera nella seduta del 4 ottobre
raccomandava il Governo di reperire le risorse da destinare al
completamento della ricostruzione,ufficializzandone il fabbisogno finanziario.
Oggi la ricostruzione, dopo 43 anni, non è stata ancora completata e non esiste un
vero e concreto progetto di sviluppo economico e di rilancio del territorio, mentre i
cittadini, soprattutto i giovani, hanno ripreso da tempo ad emigrare, le imprese artigiane
ed edili a licenziare e a fallire.
Ci sono paesi in cui mancano opere di urbanizzazione primaria, come le strade le
fognature o la pubblica illuminazione.
I Sindaci del Belice con grande senso di responsabilità, hanno rinunciato alla
ricostruzione di nuove opere programmate dallo Stato, chiedendo esclusivamente il
completamento delle urbanizzazioni e dei cantieri bloccati da anni.
Ecco, come stanno realmente le cose, le nostre popolazioni chiedono giustizia,
chiedono il rispetto delle regole morali riconosciute dal Parlamento, chiedono
parità di trattamento rispetto agli altri cittadini italiani segnati da altre calamità naturali.
Ricordo a Voi e ai Vostri attenti collaboratori, che nel Maggio del 2009 (non 43
anni fa), durante una visita dei nostri territori il Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano, ha pubblicamente dichiarato: “Lo Stato ha il dovere di dare risposte a
questa terra perché non vi può essere diseguaglianza tra i territori che
costituiscono la repubblica.
Infine, è il caso di precisare, a proposito di cifre riportate a casaccio negli
articoli, che il precedente governo ha tagliato (legge 133/08) circa 70 milioni di euro già
destinati alla ricostruzione del Belice, provocando l‘effetto paradossale e beffardo
dell’instaurarsi di contenziosi tra i cittadini aventi diritto e i comuni con sentenze che
condannano gli Enti Locali a pagare con propri fondi.
I Sindaci, ancora oggi chiedono risposte immediate e responsabili alle Istituzioni
tutte per chiudere questa pagina dolorosa è vergognosa e poter dedicare tutte le loro
energie allo sviluppo economico del territorio, ai Parlamentari Siciliani un accorato
appello e un incoraggiamento a continuare e far valere le ragioni dei Cittadini che
rappresentano.
l ccordinatore dei sindaci
Nicolò Catania

RADIO24 INTERVISTA L'ON. MARINELLO


Potete ascoltare l'intervista sull'emendamento presentato a proposito della ricostruzione del Belice e sull'emendamento sugli LSU, fatta da Radio24, la radio del quotidiano "Il sole24 ore"

http://www.radio24.ilsole24ore.com/player/player.php?filename=121114-24mattino.mp3

CASSE: SCATTA L'ALERTA: MARINELLO ALZA LA VOCE


http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201211130956243612&chkAgenzie=ITALIAOGGI

Il piano di dismissione «a prezzo concordato» degli immobili degli enti previdenziali (pubblici e privatizzati) aleggia sui lavori a Montecitorio della legge di stabilità (5534-bis): nessuna misura è stata presentata, tuttavia parlamentari e vertici di istituti pensionistici ne confermano insistentemente l'esistenza. E sono pronti a dare battaglia, qualora il governo decidesse di inserire la misura con un blitz nel provvedimento finanziario.
A pochi giorni dalla proposta del ministro Andrea Riccardi di consentire l'acquisto delle case, versando una somma pari a 150 volte l'affitto mensile, in commissione bilancio alza la voce Giuseppe Marinello (Pdl): «Il dossier c'è e sta circolando, perciò ho posto formalmente la questione durante i lavori in Parlamento, chiedendo all'esecutivo di fare chiarezza sui contenuti. Non ho ottenuto risposta, i rappresentanti di Palazzo Chigi a cui mi sono rivolto sono rimasti silenti. Pertanto, ho motivo di credere che il testo sia pronto, ma nessuno abbia trovato, finora, il coraggio di depositarlo», riferisce in un colloquio con ItaliaOggi.
E, mentre altre fonti raccontano che il progetto è stato già respinto dai tecnici di ben tre ministeri (economia, welfare e infrastrutture) perché di difficile realizzazione, non si placa lo stato di agitazione indetto dalle casse dei professionisti. Secondo Andrea Camporese, presidente dell'Adepp, l'associazione che raggruppa 20 enti, e dell'Inpgi (giornalisti) «è impensabile. Basterebbe ricordare che si tratta di patrimoni che fanno capo ad amministrazioni diverse, affidati a società di gestione del risparmio, vigilati da leggi specifiche. Se la questione si risolve in una boutade bene, in caso si decida di andare avanti, il governo sappia che non arretreremo di un millimetro dalla nostra ferma opposizione», aggiunge, sottolineando che «siamo pronti ad agire in tutte le sedi, arrivando a rivolgerci perfino alla Corte costituzionale per scongiurare un simile intendimento».
Le conseguenze finanziarie sui conti sarebbero rilevanti, giacché una vendita «forzata» dei beni immobiliari «rischia di dimezzare le riserve accantonate in decenni. In città come Roma e Milano, dove è appostata una grande parte dei patrimoni», ragiona Camporese, «pensare di fissare forzatamente un prezzo di vendita pari a 150 volte l'affitto pagato significa ridurre almeno del 50% il valore medio di mercato».
Più duro Emilio Croce, numero uno dell'Enpaf (farmacisti), che giudica «inaccettabile» dopo i «sacrifici chiesti per garantire nel lungo periodo l'equilibrio dei conti previdenziali» (la sostenibilità dei bilanci innalzata a 50 anni dalla legge 214/2011, ndr), che l'esecutivo tecnico «possa cedere oggi a lusinghe e pressioni demagogiche».
Per Alberto Oliveti, alla guida dell'Enpam (medici), che invita a tenere le casse al di fuori della campagna elettorale, «svendere il patrimonio secondo i criteri ipotizzati ci costringerebbe a tagliare le pensioni future degli oltre 350 mila medici e dentisti attivi in Italia. E», conclude, «a patirne sarebbero soprattutto i giovani».

martedì 13 novembre 2012


Iera sera domenica 11 novembre, durante i lavori in Commissione Bilancio riguardante l'esame della Legge di Stabilità, è stato approvato l'emendamento 8.181 a firma dell'On. Giuseppe Marinello recante come oggetto: finanziamenti per la ricostruzione del Belice. 10 milioni di euro per l'anno 2013.
Il deputato del Pdl Giuseppe Marinello esprime soddisfazione per il risultato:
Considero questo un importante risultato alla luce del fatto che in una prima fase l'emendamento riguardante la ricostruzione del belice era stato considerato inammissibile proprio per le specificità della legge di stabilità che non prevede interventi localistici.
Il risultato è ancora più importante perché a differenza di tante altre analoghe situzioni che al più potranno ricevere qualche ristoro attraverso l'utilizzo di risorse allocate in un fondo unico per le calamità naturali, sono riuscito a far valere le ragioni della bontà del mio emendamento ed oggi l'argomento Belice viene riscritto per il 2013 nel Bilancio dello Stato,
Una volta approvato alla Camera il testo definitivo della Legge di stabilità auspichiamo che i colleghi del Senato, usufruendo dell'attuale positivo risultato riescano ad incrementare la somma oggi stanziata.

venerdì 9 novembre 2012

INACCETTABILI RITARDI DEL MINISTERO SULLE TV LOCALI


Il deputato del Pdl, e vice presidente della Commissione Bilancio alla Camera, Giuseppe Marinello, ha presentato oggi una interrogazione denunciando i ritardi dei contributi statali. Ritardi che stanno avendo ripercussioni negative anche per l'occupazione del comparto.
La legge 23 dicembre 1998, n. 448 e successivamente il decreto ministeriale 2004, n. 292, indicano una serie di misure di sostegno per il settore televisivo locale, attraverso contributi che sono annualmente erogati dal ministero interrogato sulla base di graduatorie regionali redatte, con riferimento ai dipendenti occupati e ai fatturati conseguiti dalle imprese televisive locali interessate, dai Corecom - Comitati regionali per le comunicazioni, a seguito dei bandi di gara che lo stesso Ministero, deve emanare entro il 31 gennaio di ogni anno; queste misure di sostegno, che hanno contribuito nel corso degli anni alla crescita e allo sviluppo delle imprese televisive locali, in un'ottica volta a sostenere l'informazione locale di qualità, scrive Marinello, molto importanti nell'attuale fase di transizione in cui le imprese televisive hanno dovuto affrontare rilevanti investimenti per l'avvio del processo di digitalizzazione oltre che la crisi del mercato pubblicitario. I procedimenti per l'erogazione dei contributi statali, stanno subendo tuttavia, gravosissimi e inaccettabili ritardi, con evidenti ripercussioni anche per l'occupazione nell'ambito del comparto;
all'interrogante risultano infatti numerose domande di cassa integrazione in deroga richieste dalle imprese del settore che stanno avviando, tra l'altro, procedimenti per licenziamenti collettivi;
il Ministero, denuncia marinello nella sua interrogazione, nonostante tutti i Corecom abbiano redatto le rispettive graduatorie regionali sin dallo scorso mese di settembre, non ha tuttora provveduto alla pubblicazione del decreto di ripartizione tra i vari bacini d'utenza dello stanziamento relativo all'anno 2011;
Marinello, nella sua interrogazione, rileva come in caso di ritardo da parte di uno o più Corecom, è possibile da parte del ministero dello sviluppo economico, procedere attraverso criteri di ripartizione sotto forma di acconto; ed evidenzia come il Ministero dello sviluppo economico non abbia ancora provveduto neanche alla pubblicazione del decreto di ripartizione tra i diversi bacini d'utenza dei contributi relativi all'anno 2010, ulteriori ritardi da parte del Ministero, sono evidenziati nell'ambito della mancata emanazione del bando relativo alle misure di sostegno per l'anno 2012, nonostante la scadenza del 31 gennaio 2012. Il deputato saccense ha chiesto al Ministro per lo sviluppo economico i motivi per cui non si è ancora provveduto all'emanazione dei provvedimenti di sua competenza e quali iniziative intenda intraprendere per una rapida emanazione dei decreti ministeriali a favore del settore televisivo locale, i cui ritardi stanno determinando evidenti difficoltà economiche e finanziarie alle imprese interessate.

BUON LAVORO!

BUON LAVORO!

domenica 4 novembre 2012

IMU: BUONE NOTIZIE PER I CONTRIBUENTI

La dichiarazione Imu non dovrà più essere presentata entro novembre ma ci saranno 3 mesi di tempo a partire dalla pubblicazione del modello in Gazzetta. Lo prevede un emendamento di Giuseppe Marinello al dl sui costi della politica approvato ieri in Commissione Bilancio. Secondo quanto risulta dal Bollettino parlamentare "le parole: 30 novembre sono sostituite dalle seguenti: entro 90 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto di approvazione del modello di dichiarazione IMU e delle relative istruzioni".

L'obbligo di dichiarazione non sussiste per le abitazioni principali ma, come viene spiegato nel modello (predisposto dal governo ma non ancora pubblicato in Gazzetta), "sorge nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni Ici gia' presentate, nonche' nei casi in cui si sono verificate variazioni che non sono, comunque, conoscibili dal comune". 

La dichiarazione deve dunque essere presentata quando gli immobili godono di riduzioni dell'imposta (fabbricati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, fabbricati di interesse storico o artistico, immobili per i quali il comune ha deliberato la riduzione dell'aliquota, i fabbricati destinati dall'impresa costruttrice alla vendita, i terreni agricoli) e quando il Comune non e' in possesso delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell'obbligo tributario. 

Il 31 ottobre scorso, il Ministro dell'Economia ha reso noto di aver firmato il decreto che approva il modello di dichiarazione che pero' al momento non e' ancora stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Nella stessa data il Tesoro ha confermato al 30 novembre 2012 il termine per la presentazione della dichiarazione.

MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO CONFERITAMI DALLA REPUBBLICA DI TAIWAN

Sono fiero e orgoglioso di condividere con voi questa gioia.  Medaglia al merito diplomatico conferitami dal Ministro degli Affari Esteri...