venerdì 31 maggio 2013

SOPRALLUOGO A PUNTA BIANCA

Oggi il sottosegretario alla Difesa On. Gioacchino Alfano e il Presidente della Commissione Ambiente e territorio di Palazzo Madama Sen. Giuseppe Marinello, accompagnati dal Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Riccardo Sciuto e dagli onorevoli Bosco e Fontana, insieme al Presidente dell’associazione  Mare Amico Claudio Lombardo, si sono recati nell’area di Punta Bianca e Drasy. Obiettivo del sopralluogo: ispezionare le aree interessate dal poligono militare. Nei mesi scorsi più volte, i residenti delle contrade interessate, unitamente alle associazioni ambientaliste, hanno vivamente manifestato nei confronti delle Autorità competenti per l’utilizzo a fini militari delle aree di alto pregio ambientalista, tra l’altro individuate dalla Regione per far parte della Riserva di Punta Bianca.
Il Sottosegretario Alfano ha dichiarato: “ Per quanto di mia competenza avvierò un’istruttoria per valutare ipotesi alternative che possano liberare dai vincoli militari aree tanto strategiche per l’ambiente”.
Il Presidente della Commissione Ambiente del Senato Marinello chiarisce: “Il mio impegno è  trovare nuove soluzioni e nel contempo vigilare perché siano tutelati i residenti e soprattutto sia garantita la fruibilità delle bellezze dei luoghi”.

EMERGENZE AMBIENTALI ED EXPO 2015

"Il provvedimento sara' in Aula martedi'". Cosi' il presidente della commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello (Pdl), riferisce sui tempi di esame a Palazzo Madama del Dl su emergenze ambientali ed Expo 2015. "Prima - aggiunge Marinello - viene esaminato il decreto legge sui debiti della Pa". E proprio questo intreccio di provvedimenti, con un possibile ulteriore slittamento dell'esame in Aula mercoledi', rilevano ambienti della maggioranza, potrebbe far decidere il Governo a chiedere la fiducia, visto che il provvedimento deve ancora essere esaminato da Montecitorio e scade il 25 giugno prossimo. Il presidente della commissione Ambiente ricorda comunque che i temi ancora aperti riguardano le coperture delle modifiche che si vogliono introdurre: si parla di 200 milioni aggiuntivi da sbloccare con deroghe al patto di stabilita' interno per il disastro di Genova, l'area industriale di Piombino e i terremoti dell'Aquila e dell'Emilia. 
"Dai territori sono venute richieste condivisibili e ragionevoli ma - rileva Marinello - bisogna fare i conti con le disponibilita'. E' in atto un confronto serrato tra parlamento, territori, Governo e Ragioneria per arrivare ad un risultato condiviso".

martedì 28 maggio 2013

SOLIDARIETA' AI LAVORATORI DI TORRE MAKAUDA

Il presidente della commissione Territorio e Ambiente al Senato, Sen. Giuseppe Marinello esprime la piena ed incondizionata solidarietà a tutti i lavoratori stagionali del complesso turistico Torre Makauda in lotta per la rivendicazione del proprio posto di lavoro.


Mi auguro che la questione venga risolta al più presto, al fine di garantire il posto di lavoro a molte persone e spero che chi di competenza acceleri l’iter che consenta l’affidamento e la gestione dell’importante struttura alberghiera.

giovedì 23 maggio 2013

CONVEGNO SULLE TRIVELLAZIONI NEL MARE DI SICILIA


Il presidente della commissione Territorio e Ambiente al Senato, Sen. Giuseppe Marinello parteciperà sabato prossimo 25 maggio al convegno sulla “Trivellazioni nel canale di Sicilia. Scenari di pericolosità geologica”. Il convegno è organizzato dall'Ordine regionale dei Geologi e si svolgerà presso l'Hotel Dioscuri di Agrigento, con inizio alle ore 9.00.
Sono stati invitati tutti i sindaci della fascia costiera interessati alle trivellazioni petrolifere, ed illustri relatori, fra i quali:
Il Direttore dell'istituto di geofisica e vulcanologia di Catania Domenico Patanè,
L'Assessore Regionale Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello,
La Professoressa Maria Rita D'Orsogna, Fisico presso l'Università statale della California.

Ricordiamo che su iniziativa del senatore Giuseppe Marinello (PDL) e dell'onorevole Angelo Capodicasa (PD) è stata presentata lo scorso mese di marzo, la proposta di Disegno di Legge per ripristinare il divieto di prospezioni petrolifere entro il limite di 12 miglia marine dalla costa.
Come si ricorderà, l'articolo 35 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante misure urgenti per la crescita del Paese (il cosiddetto Sviluppo Italia), recava modifiche alla disciplina delle attività di ricerca, di prospezione e di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi in mare.
La disposizione intervenendo in deroga al limite delle 12 miglia, consentiva di intervenire nelle attività di trivellazioni vicino alle coste, per la ricerca di idrocarburi, attraverso le esplorazioni off-shore del sottosuolo marino, nel caso di richieste e di concessioni avanzate prima del giugno del 2010.
A giudizio del senatore Giuseppe Marinello questa deroga concessa dal Governo Monti, votata col voto di fiducia, oltre a mettere a serio rischio le coste e l'intero ecosistema marino, causerebbe danni per le popolazioni costiere, nonché per settori economici importanti del nostro Paese, come quelli del turismo e della pesca, e per questo motivo è stato presentato, sia alla Camera che al Senato la proposta per ripristinare il divieto di prospezioni petrolifere entro il limite di 12 miglia marine dalla costa.

Il convegno di Sabato sarà l'occasione per ribadire ancora una volta l'impegno e l'attenzione, del Presidente della Commissione Territorio e Ambiente, Sen. Giuseppe Marinello a questo problema di interesse nazionale.

martedì 21 maggio 2013

SETTIMANA NAZIONALE DELLA BONIFICA E DELLA IRRIGAZIONE


Il presidente della commissione Territorio e Ambiente al Senato, Sen. Giuseppe Marinello parteciperà venerdi prossimo 24 maggio al convegno sulla “Custodia e gestione dei territori: La nuova missione dei consorzi di bonifica siciliani”.

Al convegno parteciperanno inoltre:
Dario Cartabellotta, Assessore per le risorse agricole e forestali della Regione Sicilia,
Giuseppe Dimino, Commissario straordinario dei consorzi di bonifica siciliani
Roberto Iodice, Commissario gestione commissariale attività ex Agensud,

L'incontro si svolgerà a partire dalle ore 10.00 presso la sede delle Cantine Planeta in Contrada Ulmo a Sambuca di Sicilia (Ag)

martedì 14 maggio 2013

BRESCIA: IL DISCORSO DI BERLUSCONI


Il discorso di Silvio Berlusconi a Brescia

Silvio Berlusconi
Carissime amiche, carissimi amici,

    Sono venuto in questa piazza per dirvi tre parole: io sono qui. Io sono qui. Io resto qui. Più determinato e più convinto di prima. 
    Dico da qui, dopo un’altra settimana di assedio e di violenza contro di me:
se qualcuno pensava di scoraggiarmi, si è sbagliato di grosso;
se qualcuno pensava di intimidirmi, si è sbagliato di grosso e resterà deluso.
    Questi “qualcuno” non conoscono me, ma soprattutto non conoscono voi, questo grande, grande, grandissimo Popolo della Libertà, che non ha paura, che non si fa spaventare, che conosce solo il rispetto e l’amore per gli altri. Diciamolo insieme: il nostro amore è più forte della loro invidia e del loro odio. E quanto più vogliono buttarci addosso intolleranza, odio, disprezzo, tanto più cresce il nostro amore, la nostra passione per la libertà, la nostra coesione.    


Gli eventi di questi giorni hanno moltiplicato le mie forze, la mia determinazione, la mia voglia di resistere e di combattere rimanendo al vostro fianco.
    Ora posso dirvelo. Un paio di anni fa avevo pensato, forse ho perfino sperato, che fosse giunto il momento, dopo tante battaglie, di lasciare la primissima linea del fronte, di fare non più il centravanti ma l’allenatore, di aiutare - da dietro le quinte - una nuova squadra di politici giovani e competenti. Avevo altri progetti di vita: dedicarmi alla mia famiglia, a una Fondazione intitolata a mio padre per costruire ospedali per bambini in giro per il mondo, dedicarmi alla mia “università della libertà” che è ormai terminata come struttura ed è pronta ad accogliere i migliori giovani del mondo per ascoltare e imparare i principi del buon governo dai più grandi protagonisti politici degli ultimi vent’anni, tutti già felici di mettere la loro esperienza a disposizione dei nuovi protagonisti politici del futuro. Avevo anche la speranza di dedicarmi magari anche al mio grande Milan per farlo ritornare grandissimo.
    Ma mi hanno fermato tre cose:
-    primo, l’esigenza e l’urgenza di lottare per uscire dalla crisi riducendo le tasse per tornare alla crescita, perché ogni impresa che chiude, ogni famiglia che non ce la fa, ogni persona che perde il posto di lavoro, rappresenta per me un dolore, e solo noi sappiamo mettere in campo le ricette per uscire da questa maledetta crisi;
-    secondo, l’andamento dei sondaggi in quel momento con il rischio che tutto il potere finisse nelle mani di una parte estrema della sinistra che non è cambiata, che vuole comandare e prendersi tutte le istituzioni anche se non ha la maggioranza;
-    terzo, lo stato della nostra giustizia, che non garantisce l’imparzialità dei giudici, che calpesta troppo spesso il diritto di libertà dei cittadini, che interviene nella vita politica, che vuole eliminarmi perché mi considera l’unico ostacolo che da vent’anni si frappone tra la sinistra e il potere, che fa in definitiva della nostra Italia, un tempo culla del diritto, una democrazia malata.
   

Questa settimana, avremo conferma di un nostro straordinario successo, nella direzione di quello per cui ci eravamo impegnati in campagna elettorale. Da giugno le famiglie italiane non pagheranno più l’Imu sulla prima casa!
    Ve lo ricordate cosa ci dicevano sull’Imu durante la campagna elettorale? Ho qui la raccolta degli insulti che mi sono preso per avere detto che quella tassa odiosa andava cancellata.
   
Da ora in avanti, mai più la tredicesima degli italiani potrà essere sequestrata com’è accaduto lo scorso dicembre.
    Mai più la casa, per noi un bene sacro, il più caro per gli italiani, potrà essere aggredita in questo modo.
Mai più consentiremo, in qualunque ambito (per le famiglie, per le imprese, per i lavoratori), che ci sia un solo euro di tasse aggiuntive per gli italiani. Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica centrodestra e centrosinistra sono riusciti a mettersi insieme per fare le riforme e per realizzare tutti quei provvedimenti che rilancino l’economia.

   

Abbiamo investito politicamente su questo Governo, e ora intendiamo portare a casa questi risultati, i risultati che abbiamo promesso ai nostri elettori.
    Come ben sapete, ancora un mese prima del voto dello scorso febbraio, la sinistra pensava di vincere e di prendersi tutto.
    Finalmente, dopo due mesi di inutili inseguimenti a Grillo, hanno accettato la nostra proposta di un governo di coalizione nell’interesse dell’Italia. Noi ci crediamo e sosterremo lealmente questo governo che si è impegnato a realizzare quei provvedimenti che sono indispensabili, lo ripeto, per rilanciare l’economia. E sono questi:
-    Primo. Come ho appena detto, l’Imu, l’odiosa tassa sulla prima casa, deve essere abolita per sempre;
-    Secondo. L’Iva non deve aumentare;
-    Terzo. Bisogna tagliare le unghie a quel mostro che si chiama Equitalia, che imperversa sulle famiglie e sulle imprese;
-    Quarto. Bisogna detassare le nuove assunzioni. Zero tasse e zero contributi per chi assume un giovane, un disoccupato, un cassintegrato. Solo così potremo creare nuovo lavoro, in particolare per chi si è trovato in difficoltà a causa della crisi;
-    Quinto ma importantissimo. Bisogna dare una scossa positiva all’attività dell’impresa superando il sistema lento e borbonico delle autorizzazioni preventive, che inchioda chi vuol fare, a tempi biblici e a fatiche impossibili per aprire una nuova impresa, per ingrandire una casa o un fabbricato, per realizzare un nuovo progetto. Basta autorizzazioni preventive; tu parti, inizi, vai avanti e solo dopo arrivano i controlli, come accade in tutti i Paesi moderni.
    Sono queste le cose su cui ci siamo impegnati a livello nazionale, e vogliamo portarle a casa come risultati concreti per il bene di tutti.
    E ho citato queste cinque cose perché sono stati i cinque punti esplicitamente citati dal Presidente del Consiglio Enrico Letta, accanto al nostro Angelino Alfano, nel suo discorso programmatico davanti al Parlamento.
    Noi siamo persone leali. Io sono una persona leale. Quando guardo negli occhi una persona, e quando gli stringo la mano per confermare un accordo, per me è come se avessi firmato un contratto. E i contratti, tra persone perbene si rispettano, si devono rispettare. 


    Detto e chiarito questo punto politico essenziale, vengo a ciò che non posso tacere. Tutti mi hanno chiesto, una parola, una risposta, una reazione dopo l’ultimo assurdo atto giudiziario che ho subìto questa settimana. 
La sentenza indegna dell’altro giorno aveva indotto qualcuno a pensare che io perdessi la testa, o che potessi abbandonarmi a quello che nel calcio si chiama “fallo di reazione”, mettendo a rischio la vita del Governo. Tu mi hai dato un calcio? E io te ne do un altro più forte. Anche in questo caso, si sono sbagliati. Noi consideriamo questo governo un fatto storico, epocale, perché per la prima volta dal 1947 nella storia della nostra Repubblica centro destra e centro sinistra si sono messi insieme e insieme possono fare il bene del Paese varando quelle riforme dell’architettura istituzionale che sono indispensabili per rendere davvero governabile l’Italia e quei provvedimenti che sono urgenti ed indispensabili per far uscire il Paese dalla crisi e per rilanciare l’economia.


    Ieri sera ho voluto rivedere un filmato, e mi sono commosso. Sono le immagini di Enzo Tortora, che rivolgendosi ai suoi giudici disse: “Io sono innocente. Spero, dal profondo del mio cuore, che lo siate anche voi”.
    E’ questo il sentimento non solo mio, ma di tantissimi italiani, che entrano ogni giorno nel tritacarne infernale della giustizia.
    Vedete, io sono una persona forte, ho le spalle larghe, ho i mezzi per difendermi, mi batto, resisto, resto in campo, ma se quando queste stesse cose capitano a un cittadino qualsiasi, come può difendersi?
    Come può impedire che la sua vita venga distrutta?
Che la sua impresa vada in rovina?
Che la sua famiglia subisca conseguenze tremende?
Stiamo attenti: può capitare a tutti, anzi è già capitato a tanti… Tutti possiamo finire nel tritacarne giudiziario semplicemente perché qualcuno, per qualsiasi motivo, ha deciso di farci del male. E questo può accadere per qualsiasi ragione. A me è accaduto e accade, ne sono certo, per un pregiudizio politico e per un’invincibile invidia che sfocia spesso nell’odio nei confronti miei e di quelle classi sociali che noi rappresentiamo con la nostra politica, nei confronti di chi con il rischio, con il lavoro con il rischio imprenditoriale è riuscito a costruire una piattaforma di benessere per se e per i propri figli.

    E loro, i magistrati, neanche pagano per i loro errori…Noi chiediamo che i magistrati debbano rispondere come tutti i professionisti dei loro errori, se commessi con malafede o con grave negligenza. Nel 1987, proprio dopo la commovente battaglia di Enzo Tortora, l’80% per cento degli italiani disse sì alla responsabilità civile dei magistrati, ma, subito dopo, quella decisione fu dimenticata. Noi vogliamo ripercorrere la via decisa dal popolo sovrano. I magistrati per bene, che sono la grande maggioranza, non hanno nulla da temere. Devono preoccuparsi solo i magistrati faziosi che usano la giustizia per convenienze personali o a fini di lotta politica.


    Per tutti questi motivi noi ci batteremo in Parlamento per una grande riforma della giustizia, che non può più aspettare. Sono tutte riforme che già esistono in tutte le democrazie, incluse quelle governate dalla sinistra e cioè:
-    una vera parità tra accusa e difesa; gli avvocati dell’accusa devono avere con i giudici lo stesso rapporto che con i giudici hanno gli avvocati della difesa;
-    una vera separazione delle carriere tra i magistrati che conducono le inchieste e i magistrati che giudicano: sono due compiti diversi, e devono esserci concorsi diversi, attitudini diverse, sedi di lavoro diverse. Forse ce ne dovrebbe essere un’altra. Quella tra i magistrati e i giornalisti che scrivono delle loro inchieste;
-    una vera responsabilità civile dei magistrati, che, ripeto, devono rispondere dei loro errori se commessi con dolo o con colpa grave;
-    una grande riforma delle intercettazioni, perché gli italiani devono tornare liberi di usare il telefono senza essere spiati, intercettati, schedati e ricattati….non è davvero un paese civile quello in cui può accadere tutto questo;
-    un vero ripristino del segreto istruttorio. Non è accettabile che ogni giorno esca di tutto e di più dagli uffici giudiziari. A questo punto deve pagare il Capo dell’Ufficio. E invece pensate che io, proprio io, l’uomo più intercettato d’Italia, sono l’unico messo in mezzo per una intercettazione…. Ma vi sembra una cosa normale o siamo tutti matti?
-    una riforma della carcerazione preventiva. Come può essere tollerato il fatto che un cittadino venga troppo facilmente sbattuto in galera prima del processo, da innocente? Ma lo sapete che più del 40% degli attuali detenuti sono persone in attesa di giudizio? E che, a processo finito, la metà di loro risulterà innocente per il reato di cui sono accusati? E chi mai potrà risarcirli, per le loro vite distrutte, per le loro famiglie devastate, per la vergogna dei loro figli, per il dolore delle persone a loro care? Ci rendiamo conto?
-    E poi un grande impegno, dei grandi interventi per rendere finalmente civili le nostre carceri. Un conto è scontare la giusta pena, altro conto è essere buttati in un inferno senza pietà e senza dignità. Se hai commesso un reato lo Stato ti può togliere la libertà, ma non ti può togliere la dignità o addirittura la salute come purtroppo succede oggi.
    Noi ci siamo e ci saremo anche per questo, con il coraggio di sempre e con la schiena dritta di chi non si fa intimidire. A proposito di intimidazioni lasciatemi dire un’ultima cosa.


   Qualche magistrato politicizzato è accecato dall’odio nei miei confronti, questo si sa…Dico a loro: potete farmi di tutto, ma c’è una cosa che non potrete impedirmi, mai… mai… mai:
-    non potrete impedirmi di essere alla testa del Popolo della Libertà, finché molti milioni di italiani lo vorranno. Non potrete impedirmi di essere il leader del Popolo della Libertà finché milioni di italiani lo vorranno.

venerdì 10 maggio 2013

I MAGISTRATI MILANESI NON SONO SERENI


Pol - Berlusconi, Mariniello (Pdl): "Sentenze di rito ambrosiano sembrano prestampate"
Roma, 9 mag (Prima Pagina News) "E' evidente a tutti che contro Berlusconi da parte della magistratura di Milano manca qualsiasi serenità. Le sentenze di rito ambrosiano sembrano prestampate, con il chiaro intento di condannare un uomo politico che da 20 anni è l'indiscusso leader dei moderati italiani”. È quanto dichiara il senatore del Pdl Giuseppe Marinello, presidente della Commissione Ambiente. “Queste vicende confermano che la riforma della giustizia non può più essere rimandata, anche alla luce del fatto che Berlusconi, oltre ad essere un leader politico, è prima di tutto un cittadino e come tale ha diritto al pieno rispetto delle garanzie che la legge prevede. E' di tutta evidenza perciò che milioni di italiani riterrebbero saggio che i processi riguardanti Silvio Berlusconi siano trasferiti ad altra sede".

martedì 7 maggio 2013

PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE TERRITORIO AMBIENTE AL SENATO

Oggi sono stato eletto Presidente della commissione Territorio e Ambiente a Palazzo Madama con 18 voti a favore e 5 schede bianche.
Eletto per la prima volta al Senato dopo una lunga esperienza alla Camera dei Deputati, andrò quindi a ricoprire questo importante incarico. Mi inorgoglisce essere l'unico senatore siciliano presidente di Commissione al Senato. E voglio ringraziare i senatori che hanno votato a mio favore, ma soprattutto ringraziarli per la fiducia, non avendo preso nessun voto contrario.
So che ci sarà da lavorare molto, dalla questione ILVA alle Trivellazioni nei nostri mari, ma sarò sempre presente per il bene del Paese.
E Grazie a tutti voi

MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO CONFERITAMI DALLA REPUBBLICA DI TAIWAN

Sono fiero e orgoglioso di condividere con voi questa gioia.  Medaglia al merito diplomatico conferitami dal Ministro degli Affari Esteri...