giovedì 30 gennaio 2014

ARMI SIRIA: PREOCCUPA SICUREZZA AMBIENTALE

'Apprezziamo tutti i passaggi promossi dal presidente Scoppelliti per garantire la sicurezza del suo territorio. Lui stesso ha riferito le rassicurazioni ricevute dal governo circa il trasbordo delle sostanze chimiche siriane nelle acque di competenza italiana, la nostra preoccupazione pero' e' che possa essere intaccato l'equilibrio ambientale del Mar Mediterraneo: attendiamo su questo le rassicurazioni del ministro degli Esteri Emma Bonino''. 
Lo ha dichiarato il presidente della commissione Ambiente del Senato, Giuseppe Marinello al termine dell'audizione del presidente della Regione Calabria Giuseppe Scoppeliti sulle problematiche ambientali connesse al trasbordo delle sostanze chimiche siriane nel porto di Gioia Tauro. ''I tecnici dell'Ispra dovranno fornire ampie rassicurazioni alle popolazioni calabresi e a tutti gl'italiani, che le operazioni che avverranno in mare non intaccheranno minimamente il Mediterraneo'' ha concluso il presidente Marinello.

giovedì 23 gennaio 2014

ESERCITO E REGIONE IN AUDIZIONE SU PUNTA BIANCA

''Vogliamo ascoltare formalmente l'assessore all'Ambiente della Regione Sicilia Maria Lobello e i rappresentanti del ministero della Difesa per poter acquisire ulteriori utili dettagli sulla vicenda del Poligono militare ''Punta Bianca'', area Drasj, che vede coinvolto l'esercito italiano e gli ambientalisti di Agrigento''. Lo ha dichiarato il presidente della commissione Ambiente del Senato Giuseppe Marinello al termine dell'audizione di Claudio Lombardo presidente dell'associazione ambientalista ''Mare Amico'' di Agrigento.
 ''La sua relazione e' stata molto dettagliata ma i componenti della Commissione Ambiente vogliono pero' affrontare la vicenda con le parti istituzionali coinvolte. Io stesso chiedo chiarimenti'' ha concluso il presidente Marinello

mercoledì 22 gennaio 2014

L'NCD AL FIANCO DEI SINDACI DEL BELICE

Ho partecipato con molto piacere e molta attenzione alla manifestazione dedicata al 46esimo anniversario del terremoto del Belice  tenutasi il 20 gennaio nelle Scuderie del Castello Grifeo di Partanna. Le personalità invitate sono state tutte presenti a manifestare la loro testimonianza contro una tragedia che non è più soltanto per la ricostruzione post sisma già sostanzialmente conclusa, ma contro un sottosviluppo.
Il coordinatore dei sindaci della Valle del Belice Nicola Catania ha tracciato un excursus della ricostruzione degli ultimi vent’anni, ma ha ribadito che, conclusa l’emergenza abitativa,  è quanto mai viva l’emergenza del mancato sviluppo.
“Si decidano le priorità – ha ribadito il Ministro Maurizio Lupi – e il Governo si troverà compartecipe ad essere protagonista. E’ finito il vecchio modo di fare politica e di concepire il potere che devono essere usati per il bene comune”. Noi dell'NCD siamo coi sindaci della Valle del Belice.

mercoledì 15 gennaio 2014

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SULLA VICENDA DAVID EMMI

Pubblicato il 14 gennaio 2014, nella seduta n. 165

MARINELLO - Ai Ministri della salute, del lavoro e delle politiche sociali e della giustizia. -
Premesso che:
l'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento 2 (ASP Ag2) versa, ormai da anni, in condizioni di criticità, da ultimo evidenziate anche nella relazione annuale del Tribunale per i diritti del malato della sezione di Sciacca;
tali disfunzioni, dovute a giudizio dell'interrogante ad incapacità dirigenziale nella conduzione della struttura ospedaliera, già evidenziate in altre interrogazioni, incidono su molteplici ambiti di intervento quali l'insufficiente dotazione di personale medico e paramedico, la mancanza di un centro di terapia del dolore e la prestazione di esami diagnostici strumentali invasivi senza sedazione, la mancanza degli strumenti necessari per le prestazioni dell'ambulatorio di otorinolaringoiatria, l'assenza di assistenti sociali ai colloqui per il consenso informato agli aborti volontari, le lunghe liste di attesa per visite specialistiche e per esami (TAC, ecografie e risonanze) anche per i malati oncologici, il concreto rischio di chiusura del centro per l'Alzheimer e della camera iperbarica;
tali criticità determinano evidentemente l'incapacità di fornire alla cittadinanza del comprensorio saccense un servizio sanitario che assicuri i livelli essenziali di assistenza costituzionalmente previsti;
con particolare riferimento all'unità operativa di Oculistica, si fa presente che il 23 dicembre 2013 è stata disposta una singolare ricollocazione di personale paramedico ad una diversa unità operativa. Nel caso di specie, il direttore sanitario dell'ospedale, dottor Gaetano Migliazzo, ed il responsabile del servizio infermieristico, dottor Antonino Venezia, hanno disposto il trasferimento dell'infermiere professionale David Carmelo Emmi all'unità di Patologia clinica "per motivi politici";
le motivazioni addotte per la riassegnazione di David Emmi, che oltre ad essere un infermiere professionale in servizio presso la ASP Ag2 è anche consigliere del Comune di Sciacca, per stessa ammissione del direttore sanitario dell'ospedale dottor Migliazzo e del responsabile del servizio infermieristico dottor Venezia, a giudizio dell'interrogante appaiono ictu oculi in palese violazione di fondamentali principi costituzionali e delle normative basilari di diritto del lavoro;
l'adozione di tale discriminatorio provvedimento deve rinvenirsi nelle iniziative più volte intraprese da Emmi a tutela dei diritti dei cittadini in materia di salute pubblica e per il buon funzionamento delle strutture sanitarie saccensi, e non nell'affermazione a giudizio dell'interrogante ipocrita che il signor Emmi non può assicurare la piena disponibilità all'attività chirurgica dell'unità operativa di Oculistica, poiché negli ultimi tre anni le attività svolte da tale unità sono invece incrementate. Infatti, a partire dal 2011, gli interventi sono stati 2.500 nel 2011, 3.000 nel 2012 e 3.600 nel 2013,
si chiede di conoscere:
quali iniziative di competenza i Ministri indirizzo intendano adottare per rimuovere tempestivamente gli effetti della disposizione di servizio dell'Azienda sanitaria provinciale Agrigento 2 relativa all'infermiere professionale David Carmelo Emmi ed assicurare così il rispetto di fondamentali previsioni costituzionali;
quali azioni di competenza intendano svolgere per assicurare che la ASP Ag2 assicuri alla collettività i livelli essenziali di assistenza, che sempre in base al dettato costituzionale essa è tenuta a fornire.

sabato 11 gennaio 2014

TRASFERITO PER... MOTIVI POLITICI

Le motivazioni della disposizione di servizio riguardante la riassegnazione di David Emmi dall’unita operativa di oculistica a quella di patologia clinica assume, per stessa ammissione del dott Migliazzo e del dott. Venezia una valenza politica.
Non posso accettare un atto assunto in palese violazione dei principi costituzioni e delle più elementari norme in materia di diritto del lavoro.
Tra l’altro, a mia memoria, nella lunghissima storia del nosocomio saccense, in cui hanno operato con diverso ruolo decine di dipendenti che hanno contemporaneamente ricoperto il ruolo di consiglieri e amministratori comunali e provinciali, mai nessun provvedimento del genere è stato assunto.
Non vorrei che tale provvedimento, del quale chiedo l’immediata revoca, sia connesso alle iniziative politiche più volte intraprese da Emmi a tutela dei diritti dei cittadini in materia di salute pubblica e a tutela delle strutture sanitarie saccensi.
Colpisce particolarmente come l’Atto sia stato firmato il 23 dicembre 2013 quando a nostro avviso i dottori Migliazzo e Venezia avrebbero potuto utilizzare meglio il loro tempo per valutare le articolate osservazioni contenute nella relazione del dicembre 2013 del TDM denuncianti  il depotenziamento del nosocomio e  le numerose criticità dello stesso.

Solleverò la questione Emmi in una interrogazione che presenterò alla prima seduta utile del Senatoo nella quale, tra l’altro, denuncerò i disservizi che, soprattutto in questo ultimo anno, hanno caratterizzato l’ASP di Agrigento

giovedì 9 gennaio 2014

NCD AL LAVORO: ALFANO INCONTRA LA PRESIDENTE DEL CUP

Semplificazioni ad ampio raggio, incremento delle azioni di sussidiarietà di funzioni pubbliche ai professionisti, sburocratizzazione dell'avvio di attività imprenditoriale: questi i temi al centro del cordiale incontro avvenuto oggi pomeriggio a Palazzo Chigi tra il vice Premier Angelino Alfano e una delegazione del CUP (Comitato Unitario degli ordini e Collegi  Professionali), presieduto da Marina Calderone. "È stata un'occasione di franco confronto su come le professioni italiane possono essere utili al Paese. C'è stata piena sintonia di vedute, particolarmente sulle azioni di sussidiarietà di funzioni pubbliche che possono essere assegnate ulteriormente ai professionisti". Molto interessante è anche l'idea presentata della sburocratizzazione dell'avvio delle attività imprenditoriali, senza cioè intralci autorizzatori, ma con la certificazione da parte di un professionista della ricorrenza dei requisiti. Così come le proposte di semplificazione ad ampio raggio, necessarie al rilancio dell'economia. "Abbiamo ribadito la nostra posizione, a tutti nota, che mira a rendere semplice e funzionale il sistema giuridico tramite una serie di interventi mirati", commenta la Presidente Calderone. "Gli Ordini Professionali sono un valore aggiunto per il Paese - ha dichiarato il vice Premier Angelino Alfano - che deve  essere tutelato. Le azioni di sussidiarietà di funzioni pubbliche devono essere assolutamente incrementate".

domenica 5 gennaio 2014

E CHI LA PORTA LA NOTIZIA A GILETTI?

Un bell'articolo su Il foglio
E chi la porta, adesso, la notizia a Massimo Giletti? Chi glielo dice al mattatore de “L’Arena”, principe di “Domenica In”, che le province di Sicilia, abrogate in diretta da Rosario Crocetta, cancellate a favore di telecamera (e a beneficio di Klaus Davi, già lookologo del presidente della regione siciliana nonché autore del talk suddetto) tornano su questi schermi, e tornano di pizzo, di cozzo e di malandrineria?
Evidentemente saranno state segnate con un inchiostro simpatico le province di Sicilia perché una volta cancellate, come da proclama Crocetta, stanno spuntando nuovamente. E se non si provvede entro 45 giorni – con un voto in Parlamento, presso l’assemblea regionale – si procederà alla convocazione dei comizi elettorali.
A dare per fatte cose che sono ancora tutte da fare, tutti possono essere bravi ma la realtà è sempre complicata e Crocetta – il nostro eroe – malgrado la sua cosiddetta maggioranza, il sostegno di “Domenica In” e il soccorso dei volenterosi grillini, non è riuscito a far passare la proroga del commissariamento. Malgrado gli annunci fatti nel maggio scorso, infatti, il pittoresco Crocetta non è riuscito ancora a disporne l’effettivo passaggio ai liberi consorzi.  Tutto ciò che aveva annunciato – nientemeno che la soppressione dell’Ente provincia all’interno dell’Isola da lui governata – non gli è riuscito: non è stato in grado di varare una vera legge di riforma entro la “data di scadenza” del 31 dicembre, giusto l’altroieri. E non è riuscito a far approvare la richiesta di proroga.
Le cose tutte da fare non sono mai fatte. La richiesta del governo di un commissariamento lungo, di sei mesi, è stata respinta. Un emendamento soppressivo, presentato da Nello Musumeci, il leader dell’opposizione, ha sfasciato l’ingranaggio del dare per fatte le cose che sono ancora tutte da fare e così la proroga, magari prossima a essere annunciata all’“Arena”, sottolineata dal gel di Klaus Davi, è stata bocciata.
Il rinnovo degli organi delle province – a meno che Crocetta non riesca a far della sua già raccogliticcia maggioranza, un più acconcio raccogliticcio destino e sfangarla tra 45 giorni facendo approvare la nuova legge – sono un passaggio obbligato.
La realtà è proprio complicata. Quell’aver tentato di spazzare le province – enti governati dalla politica – per farne pascoli governati direttamente da lui, per tramite di commissari di fiducia, s’è rivelato essere un espediente incastrato in un altro trucco: far passare la proroga del commissariamento e raggrumare così, nella logica del fantasista, la clientela. I benefici individuali – indimenticato resta il capolavoro di far della propria segretaria un assessore, cacciando Franco Battiato – stanno per avere uno scatto ulteriore, quello dell’assistenzialismo territoriale.
Di Crocetta, si sa: anziché risolvere un problema, lui lo criminalizza. Il suo clientelismo, anziché spicciolo – non è certo quello del vasavasa – ha l’ambizione del geometra. A furia di far finta di cancellare le province, commissariandole, con nomine di sua stretta fiducia, ne fa nascere di nuove promuovendole ad “aree metropolitane”. Stava pure accorpando Enna e Caltanissetta, infatti, per aggiungere però un altro libero consorzio, “l’area metropolitana” della terribile e mirabile Gela, la sua città natale, e ripristinare così i privilegi feudali. Giusto lui che però fa vanto dell’essere l’unico puro e duro di Sicilia.
E chi glielo racconta, allora, a tutti quelli che abboccano al falso mito dell’immacolatezza di Crocetta? E ci dispiace per Giletti, per Klaus Davi che lo imbelletta e lo invita a “L’Arena” (ah, il conflitto d’interesse!) e ne abbiamo rammarico per Lilli Gruber che lo invita a “Otto e Mezzo” facendo inorridire tutta la Sicilia, per Gian Antonio Stella del Corriere della Sera che ancora ci crede all’eroe dai mille annunci e così anche per Marco Lillo, del Fatto quotidiano. Ci dispiace assai che quest’ultimo abbia creduto alla favola di Confindustria di Sicilia che è solo una sorta di consorteria di tartufi che manco Molière, in bicicletta o meno, avrebbe saputo immaginare senza un pezzo di Sicilia in scena, terribile e mirabile come sempre: in pizzo, cozzo e malandrineria.

MEDAGLIA AL MERITO DIPLOMATICO CONFERITAMI DALLA REPUBBLICA DI TAIWAN

Sono fiero e orgoglioso di condividere con voi questa gioia.  Medaglia al merito diplomatico conferitami dal Ministro degli Affari Esteri...